A bordo del TRAM STORICO di Torino

Riprendono le uscite didattiche e, il 9 Novembre, la classe 3A e 5A dell'indirizzo di accoglienza, insieme alle professoresse Gallardo e Locuratolo,  hanno avuto l'opportunità di fare una bellissima uscita nella nostra Torino a bordo del “tram storico”. E’ stata un’esperienza arricchente, molto più di un semplice viaggio in tram. E' stata l'occasione per avere tante informazioni interessanti sulla nascita dei tram, di come si sono evoluti nel tempo, sul tipo di persone che usufruivano del servizio e di come siano cambiate nel corso degli anni. Attività super consigliata!

Cos’è?

La circolare 7, linea  storica, offre ai turisti, ma anche ai torinesi, l'opportunità di visitare il centro a bordo di un tram "museo in movimento" sul quale è possibile rivivere la storia della città. E' stata progettata con un unico percorso circolare lungo i grandi viali perimetrali e attraversa il centro storico passando per la stazione di Porta Nuova. Il capolinea è in piazza Castello di fronte al Teatro Regio.

I tram, risalenti tutti al periodo tra gli anni ’30 e ’50, sono stati completamente restaurati: oltre ad essere stati riportati esteticamente agli antichi splendori, sono stati aggiornati negli apparati tecnici elettrici e meccanici per offrire la stessa sicurezza dei mezzi più moderni.

L’idea da cui è nata la circolare 7 è quella di riproporre la mitica “Linea dei Viali” gestita a fine Ottocento e inizio Novecento dalla Società “Belga” che aveva in concessione una parte delle linee tranviarie cittadine. Si tratta della linea circolare “G” che iniziò il servizio il 15 aprile 1893 con capolinea in piazza Statuto e transito in piazza Solferino. Rispetto al tracciato originario, l’attuale linea 7, presenta la variante lungo corso Vinzaglio perché i binari in piazza Solferino non ci sono più.

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A spasso per Torino :)



A cura di: Sara Marinosci e Alessia Zarrella della classe 3A - Accoglienza

Fonti: 
https://www.gtt.to.it/cms/avvisi-e-informazioni-di-servizio/11-turismo
https://www.atts.to.it/attivita/progetti/la-linea-storica-7

L’Istituto Professionale Statale “G. Colombatto” di Torino supporta Expocasa nel servizio di accoglienza ai visitatori della Vip Lounge.



Riprendono le collaborazioni con le imprese del territorio per offrire agli studenti la possibilità di mettere in pratica quanto appreso a scuola. Ad Expocasa il supporto delle terze classi avviate alla specializzazione in Accoglienza Turistica.

Mettere a proprio agio l’ospite è la missione professionale scelta dagli studenti che si avviano al percorso formativo di Accoglienza Turistica presso l’Istituto Professionale Statale “G. Colombatto” di Torino. Per consentire ai propri iscritti di applicare concretamente le nozioni teoriche apprese in aula, l’Istituto è da sempre presente con le proprie classi ad alcuni tra i principali eventi e appuntamenti fieristici torinesi.

Per l’anno scolastico appena iniziato, la stagione delle uscite si è inaugurata con Expocasa, appuntamento fieristico giunto alla 59a edizione, dedicato all'arredamento e alla ristrutturazione degli spazi abitativi.

In questa occasione, nell’ambito dei percorsi per le competenze trasversali ed orientamento (PCTO, ex Alternanza Scuola Lavoro), gli studenti della III B hanno prestato per 9 giorni il supporto all’accoglienza nell’area della Vip Lounge. Un lavoro di affiancamento apprezzato dagli ospiti e dagli organizzatori.








Si apre finalmente così un anno scolastico nuovamente improntato alle uscite sul territorio, volte ad avvicinare gli studenti al mondo del lavoro, con nuove e stimolanti opportunità per mettere in campo le competenze apprese e sviluppare l’attitudine al contatto con il pubblico e al problem solving che sono peculiarità imprescindibili di qualunque professionista addetto all’Accoglienza Turistica.

Articolo a cura di Prof. Mango

Interviste - Scambi transfrontalieri

Institut français Italia

Il Progetto Trans’Alp affascina tanto i ragazzi che non solo hanno voglia di conoscere realtà diverse ma soprattutto di vivere esperienze nuove. Per saperne di più sul progetto e quali saranno i prossimi sviluppi, abbiamo intervistato Alessandra Capitano e Tiziana Lain dell’USR Piemonte Ufficio I.

Ad entrambe abbiamo rivolto alcune domande.

Il progetto Trans’Alp: come nasce e come si è sviluppato nel tempo? 

Il Progetto Trans’Alp, iniziato nell’a.s. 2015/2016, è un programma di mobilità individuale, che realizza uno scambio transfrontaliero tra studenti della scuola secondaria, con obiettivi linguistico-culturali, attraverso un’esperienza di integrazione scolastica in Italia/Francia di media durata, interamente a carico delle famiglie degli/delle allievi/e interessati/e.

Le attività degli/delle allievi/e coinvolti/e sono prevalentemente scolastiche e didattiche: lezioni, compiti oltre ad attività ad hoc eventualmente proposte dalla scuola accogliente.

La mobilità individuale reciproca di media durata è di natura volontaria. Essa si svolge normalmente nei periodi compresi tra il mese di settembre e il mese di ottobre (studenti italiani in Francia) e tra il mese di ottobre e il mese di novembre (studenti francesi in Italia). I periodi e la durata vengono concordati annualmente dall’USR Piemonte e le Académie firmatarie dell’Accordo di Rete. Essa si svolge presso le località dove risiedono o dimorano gli/le studenti/esse coinvolti/e nel progetto.

Questo sistema si è evoluto in misura esponenziale negli ultimi quattro anni e nel 2021, nonostante l’emergenza sanitaria, non ha subito un arresto significativo. L'USR Piemonte, in collaborazione con le Académie francesi e l'Institut Français, ha organizzato due videoconferenze (45 minuti ciascuna), durante le quali gli studenti/le studentesse, suddivisi in “aule virtuali”, hanno potuto scambiarsi idee e opinioni alla presenza di due docenti moderatori/moderatrici.  La discussione, alla quale oltre 100 allievi/e hanno partecipato con entusiasmo, è stata organizzata attorno ai tre temi seguenti: Qual è / è stata l'organizzazione della tua scuola durante la crisi Covid-19? - La mia scuola e lo sviluppo sostenibile. - Usi e Costumi Locali – Cucina locale.

Quali i numeri di questi scambi? Come avete organizzato la mobilità nell’anno scolastico 2021/22 e cosa accadrà durante la prossima edizione?

Per questo anno scolastico 2021-2022 gli studenti / le studentesse che desideravano recarsi  nel Paese partner sono sempre più numerosi/e e motivati/e a vivere questa esperienza arricchente e abbiamo avuto circa 800 adesioni. Inoltre, abbiamo anche la partecipazione della Regione Autonoma Valle d'Aosta con 30 studenti/esse. Sono in corso le prime mobilità in Italia che, nonostante le difficoltà legate alla situazione epidemiologica, vedono comunque la partecipazione effettiva di quasi 600 studenti/studentesse. La mobilità in Francia avrà luogo nel mese di marzo 2022. Si è inoltre valorizzata l’autonomia delle scuole: grazie alla  flessibilità organizzativa le Istituzioni Scolastiche italiane e francesi hanno la possibilità di rimodulare i periodi a seconda delle esigenze particolari.  A breve verrà pubblicato il bando per l’edizione 2022 con tutte le informazioni  per i nuovi scambi  transfrontalieri.


Trans’Alp, un progetto, dunque, che tende a coinvolgere gli studenti e le studentesse anche in un momento difficile come quello che stiamo vivendo ormai da due anni. Superare le difficoltà, mettere in contatto i giovani, rispettando protocolli, regole e norme varie, pur di permettere loro di vivere esperienze significative che difficilmente dimenticheranno.
Questa è la scuola che ci piace, questa è la scuola che, non solo, si apre al territorio ma permette di andare oltre.

Ringraziamo,  Alessandra Capitano e Tiziana Lain per la loro disponibilità a partecipare alla nostra intervista e speriamo presto di averle ospiti nel nostro istituto.

Annamaria Bove

Allacciate i grembiuli!

Solidarietà, lotta allo spreco alimentare, occhi sorridenti, mani pulite e operose: questa la ricetta del piatto che abbiamo realizzato sabato mattina nelle cucine del nostro Istituto, durante il primo incontro del progetto “Colombatto solidale”. Nonostante la giornata di riposo insieme ad un nutrito gruppo di allievi delle classi quarte e quinte ci siamo messi all’opera per preparare più di 250 pasti, che sono stati poi distribuiti dalla Protezione Civile alle famiglie bisognose delle Comunità di Sant’Egidio e di Santa Rita. 

Primo, secondo, contorno, frutta e dolce, ma soprattutto tanta passione. Non un’iniziativa di semplici preparazioni culinarie, ma un’opportunità di crescita professionale e in modo particolare UMANA. Un esercizio di educazione civica magistralmente portato avanti dai nostri professori di cucina…e non solo! Sono stati invitati a partecipare tutti i docenti e noi non potevamo lasciati sfuggire l’occasione di coadiuvare i ragazzi nel loro mondo professionale per dimostrare che tutto il corpo insegnante è unito verso un unico obiettivo: la formazione di professionisti esperti nel settore che non dimenticano di aggiungere solidarietà e amore in tutto ciò che fanno. 

Da sempre il nostro Istituto si distingue per iniziative di sostegno verso il prossimo. Ancora una volta l’esito di questo primo appuntamento del progetto è stato un successo: gli allievi, nonostante le mascherine e le visiere, sorridevano con gli occhi ed erano contenti di vivere una giornata di lavoro solidale. “È stata dura svegliarsi alle sette anche di sabato, ma quando sei in cucina e sai che stai lavorando per chi ha più bisogno, non senti neanche la stanchezza e sei felice!”. Così ha esordito Cristina, un’allieva di quarta, nel bel mezzo del servizio, spiazzandoci piacevolmente. Anche noi, dopo aver allacciato il grembiule per la prima volta, non intendiamo smettere! Sporcarsi le mani è divertente e fa bene al cuore, insieme agli allievi poi è sempre un’esplosione di gioia. È stata una giornata comunitaria che ci ha lasciato un ricordo bellissimo e la voglia di riprovarci ancora. In questo periodo difficile è importante accompagnare i ragazzi per ricordare che è giusto mantenere le distanze di sicurezza ma non bisogna dimenticarsi di stringersi con le azioni positive. 

Irene Lucia Galiano

Vi raccontiamo la nostra scuola

Per vedere il tour della scuola clicca qui

Entri all’Istituto Colombatto e respiri aria di casa, soprattutto quando apre il bar della scuola che, nel rispetto dei regolamenti Covid, è ritornato operativo. Il rumore della macchina del caffè e il conseguente profumo comincia a diffondersi nell’atrio, così come la dolce fragranza dei cornetti appena sfornati. 

La scuola si mette in movimento subito, dalle 8.00 del mattino. Gli studenti e le studentesse entrano e ognuno si dirige in classe o nei laboratori a seconda del proprio orario. Alla recepition incontro Alice e Giada, due studentesse della 4 B Accoglienza, sono già in divisa, pronte a ricoprire il ruolo che stanno imparando a scuola. Chiedo subito a Giada che mi accoglie con un gran sorriso, in che cosa consiste l’accoglienza, cosa studiano a scuola e come si preparano per diventare un giorno delle professioniste del settore. Come se stesse rispondendo ad un cliente che chiede informazioni, Giada mi parla subito con garbo e mi dice “l’accoglienza turistica è un settore ben più ampio di quello che può sembrare, non si tratta infatti solo di stare dietro al bancone di un Hotel. L’accoglienza è il biglietto da visita dell’azienda, è  il momento che dà origine all’imprinting, ovvero l’immagine che riusciamo a creare nella mente dell’ospite quando pensa alla nostra struttura, per questo è una fase molto importante che deve essere curata nei minimi dettagli. L’addetto all’accoglienza deve essere una persona molto dinamica, con grande spirito di adattamento, che sappia parlare correttamente e sappia cambiare il proprio registro in base alla persona che si trova davanti, deve essere preciso, gentile, educato e disponibile, deve saper soddisfare il cliente e avere sempre un piano di riserva ma soprattutto deve saper ascoltare”. 

Alice, si avvicina alla compagna per soffermarsi su un concetto chiave dell’accoglienza e parla di “GUEST EXPERIENCE” aggiungendo che “si tratta proprio della cura del cliente nei minimi dettagli al fine di regalargli un ricordo indelebile dell’esperienza nella struttura che lo ha ospitato”. Mi parlano di lingue straniere e chiedo loro cosa studiano e come lo studiano. Alice risponde: “Io studio il Delf”, un corso di specializzazione linguistica francese, inoltre sono impegnata con il progetto del “TransAlp”, ovvero uno scambio culturale con uno studente francese: lui verrà a vivere a casa mia e verrà a scuola con me per tre settimane ed io farò la stessa cosa quando andrò da lui. A scuola studiamo anche una terza lingua a scelta tra spagnolo e tedesco”. Lascio Alice e Giada continuare la loro attività/studio e mi dirigo verso la zona sala e bar per osservare i ragazzi. Tutti in divisa, che spettacolo, tutti intenti ad ascoltare il docente che spiega alcune tecniche della mise en place  la “messa sul posto”  (la preparazione di tutto il materiale necessario per un corretto servizio) nella zona sala e un’altra classe nell’area dedicata all’esercitazione bar si divide tra la preparazione di un caffè o di un cappuccino e quella di un cocktail. Qui, incontro Giulia, studentessa della 4 C Sala, alla quale chiedo se le piace la sua scuola e se è felice della sua scelta. Giulia mi risponde subito: “prof., senza ombra di dubbio, questa scuola è la mia scuola. É  una scuola che offre tante opportunità sin dai primi anni: esperienze in azienda, all'estero e all'interno della scuola giungiamo al termine del percorso scolastico con un bagaglio personale di grande qualità”.

Ringrazio Giulia e dopo averli osservati ancora per qualche minuto, mi sposto in cucina dove vengo assalita da odori diversi. L’olfatto impazzisce, sento il profumo di qualcosa che bolle in pentola da una parte, mentre dall’altra c’è aria di zucchero a velo. Ebbene sì, è il laboratorio di pasticceria che dopo aver sfornato i dolci per la colazione si accinge a dar vita a tante creazioni fantastiche. Sono lì a pensare: entro in cucina o in pasticceria? Quando all’improvviso mi compare davanti Federico, uno studente della 4 E Cucina, che “di bianco vestito” con divisa ordinata e pulita, mi chiede: “prof. ha bisogno di aiuto?”. Capisco, che anche lui si è accorto che sono ancora un po’ disorientata. Il mio primo anno al Colombatto, il mio primo anno in un istituto alberghiero e il mio primo anno a Torino. Gli sorrido, ma sempre dietro la mascherina, perché ho dimenticato di dire, in quanto ormai è un’abitudine consolidata, che tutto avviene sempre nel rispetto delle norme anti-Covid. A Federico chiedo della sua scelta e se ancora oggi è convinto di questa scelta. E lui, senza batter ciglio mi dice: “É stata una scelta completamente indipendente e che consideravo, e considero ancora adesso, la più logica per me. Questa scuola rispecchia esattamente ciò che vorrei imparare e ciò che vorrei fare in futuro. Dal punto di vista dell’enogastronomia la scuola offre una preparazione completa a partire già da i primi due anni. In estate, dopo il secondo anno, si è già in grado di entrare in una cucina professionale, pronti per lavorare in modo sicuro e preparato. Il settore offre grandi opportunità lavorative ovunque in Italia e, se si studia bene una seconda lingua, anche all’estero.
Certo non è un percorso facile, ci vuole tanto impegno e dedizione, ma le soddisfazioni che comporta questo lavoro sono impagabili. La scuola offre, ovviamente, anche l’opportunità di proseguire gli studi all’università in settori come economia e commercio o scienze del turismo per il menagement e beni culturali. Questo comporta il dover affrontare il percorso in modo tale da essere pronti per entrare nel mondo del lavoro e allo stesso tempo valutare un probabile proseguimento in altri campi. Un esempio concreto, sono io stesso che, pur avendo scelto enogastronomia, in questo momento lavoro nell’organizzazione di eventi, perché, conoscendo come funziona la cucina, sono in grado di coordinare l’evento a piacimento del cliente e quindi di poter offrire al datore di lavoro una posizione che in pochi potrebbero ricoprire”. 

Federico mi ha lasciato senza parole. Mi è sembrato convinto, fiero della sua scelta e di quello che sta svolgendo a scuola e certamente tutto ciò è grazie al suo impegno e a quello dei docenti e di tutta l’organizzazione della scuola. 

Ora, però, in pasticceria devo entrare. Non posso lasciare i laboratori senza andare a curiosare tra teglie, sac à poche, planetarie, cannella e creme varie. Quindi, apro le porte della pasticceria e si apre un mondo, come quando vedi l’oceano, davanti a me una distesa di ingredienti su un lucido piano di acciaio e studenti ai due lati che ascoltano la lezione del loro prof. Chiedo se posso disturbare e intervistare qualcuno. Subito si avvicina Lucia, studentessa di 5 N Pasticceria. Lucia anche lei in divisa e con un bel toque blanche, il cappello da cuoco, si rende disponibile a rispondere a qualche mia domanda e le chiedo se la sua passione è stata ben accolta dalla famiglia. Lucia mi guarda come per dire, “non è stata cosa facile” ed aggiunge: “Per me la pasticceria è stata una passione sin da quando ero piccola ma, come molti ragazzi concorderanno con me, è difficile convincere i propri genitori che conosci le tue passioni e quale sarà il lavoro della tua vita e spesso, come è successo a me, non vieni presa sul serio. Inizialmente mi sono iscritta al liceo scientifico, però non era la mia strada e ho perduto un anno. Dopo questo periodo difficile, arrivare qui al Colombatto è stata la scelta migliore. Questa scuola è stata la mia grande rivincita perché mi ha dato gli strumenti necessari per affermare la mia passione che è diventata, con il tempo, anche una mia grande abilità. Grazie a questa scuola ho partecipato a molti progetti, ho fatto due stage in due pasticcerie differenti a Torino, ho avuto la possibilità di viaggiare e lavorare per un mese a Budapest, la scorsa estate ho lavorato per l’intera stagione estiva in Sardegna, in un resort stellato e quest’anno partecipo con piacere al progetto Trans Alps, un progetto di scambi  culturali con studenti francesi”.

Dopo questa bella chiacchierata con Lucia, la lascio libera di continuare a vivere la sua passione e me ne ritorno verso la hall pensando a come mettere giù quest’articolo per condividere con tutti voi, cari lettori, la gioia che ho provato nell’ascoltare queste storie e nell’imparare a conoscere la mia nuova scuola.

Annamaria Bove


Ringraziamenti speciali a

Alice Gorzegno 4 B Accoglienza

Giada Ierardi 4 B Accoglienza

Giulia Busé 4 C Sala

Federico Niccolò Bortolotti 4 E Cucina

Lucia Ravera 5 N Pasticceria


Orientare per orientarsi

 


Continua il progetto orientamento all'Istituto "G. Colombatto". Dopo i primi due incontri in presenza e a distanza finiti subito "sold out", sabato 15 gennaio 2022, dalle 8.00 alle 12.00, un nuovo appuntamento per conoscere la scuola. 

Durante l'incontro, come di consueto, il momento introduttivo con i referenti della commissione orientamento e la dirigente, dott.ssa Silvia Viscomi, oltre che le testimonianze di giovani studenti e studentesse della scuola che raccontano la loro esperienza sul campo, nelle aule, nei laboratori e nelle diverse specializzazioni della scuola. 

Ricordiamo che l'Istituto Professionale Statale per i Servizi per l'Enogastronomia e l'Ospitalità Alberghiera "G. Colombatto" di Torino ha ben 4 indirizzi di specializzazione: 

  • Enogastronomia
  • Enogastronomia - opzione prodotti dolciari (pasticceria)
  • Servizi di Sala e Vendita (Sala e Bar)
  • Accoglienza Turistica
Per maggiori informazioni visita il sito - clicca qui >>

Annamaria Bove

Primo appuntamento "Colombatto solidale"

 


Sabato 15 gennaio 2022 primo appuntamento con la solidarietà. L'Istituto Colombatto in prima linea al fianco dell' Uncef Torino, dei Volontari Alpini della Protezione civile per aiutare i meno fortunati. Alle consuete attività formative, il Colombatto, affianca temi importanti come la solidarietà, la circolarità e lo spreco alimentare attraverso una collaborazione fattiva fra scuola, istituzioni, aziende partners e associazioni locali.

Saranno gli studenti e i docenti dell'Istituto a preparare i pasti, utilizzando le eccedenze alimentari fornite dai diversi partners, dalle aziende del territorio e dalle donazioni della comunità scolastica.

Il cibo preparato e confezionato sarà consegnato alle associazioni e agli enti benefici per la distribuzione.

Redazione

Al via il progetto Trans’Alp 2021/22

 


Anche quest’anno gli studenti e le studentesse dell’Istituto “Colombatto” di Torino partecipano al progetto “Trans’Alp”. Si tratta di uno scambio studentesco transfrontaliero, con obiettivi linguistici-culturali ben definiti, attraverso un’esperienza di integrazione scolastica in Italia e Francia della durata di 4 settimane. Presupposto essenziale di questa mobilità studentesca è la reciproca accoglienza, sia a scuola che in famiglia, degli studenti partecipanti. 

Il progetto Trans’Alp nasce dagli accordi e dalle Convention nell’ambito di Alcotra 2012. Accordi tra USR Piemonte, la Sovrintendenza scolastica della Regione Valle d’Aosta e le  Académie francesi come la Région académique di Aix-Marseille e Nice, DSDEN di Amiens e l’Académie di Grenoble.

L’emergenza sanitaria ha reso necessario un adeguamento del progetto, che, per l’anno scolastico in corso, ha dato luogo ad uno slittamento da ottobre, novembre e dicembre a gennaio, febbraio, marzo.

Da pochi giorni è partita l’esperienza 2021/22 e alcuni studenti e studentesse del Colombatto sono in Francia e studenti francesi frequentano le lezioni nelle aule e nei laboratori dell’istituto professionale alberghiero di Torino. Tutti consapevoli della necessità di rispettare norme e regole anti-Covid previste in entrambi i Paesi. 

L’esperienza permette agli studenti e alle studentesse di raggiungere obiettivi linguistico-culturali che hanno lo scopo di valorizzare, rafforzare e diffondere la lingua e la cultura italiana e francese. 

Annamaria Bove


Regalare sorrisi oltre che un pasto per Natale

 


Gli studenti e le studentesse del Colombatto insieme ai docenti  hanno partecipato all'evento #NATALEPERTUTTI organizzato a livello nazionale dalla Comunità di Sant'Egidio per regalare un Natale diverso alle persone in difficoltà. Non si è trattato solo di preparare pasti, confezionare prodotti ma anche e soprattutto di donare un sorriso. Insieme si può! E la nostra scuola, ancora una volta, ha dimostrato un grande cuore, quello dei giovani che hanno messo a disposizione i loro giorni di festa per stare in cucina, nei laboratori scolastici, nei giorni 22, 23 e 24 dicembre.  

Questo è il Colombatto! 

Annamaria Bove



#NATALEPERTUTTI

 


L’Istituto “Colombatto” scende in campo per la Solidarietà. Gli studenti e le studentesse dell’istituto alberghiero in vista del Natale, in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio, si preparano a regalare un momento di gioia ai più bisognosi (visita la pagina dedicata sul sito della Comunità di Sant'Egidio clicca qui). 

Tantissime le materie prime da lavorare donate dai privati che sostengono la comunità di
Sant’Egidio con donazioni volontarie e tantissimi gli studenti e le studentesse che hanno aderito all’iniziativa mettendosi a disposizione nei giorni 22, 23 e 24 dicembre per preparare pasti e le confezioni da donare ai meno fortunati.
Un modo diverso, un modo sincero e soprattutto solidale fatto con il cuore dai nostri ragazzi del “Colombatto”, perché a Natale “siamo tutti un po’ più Buoni”.

Annamaria Bove

Colombatto solidale

 


Da gennaio 2022 prende nuovamente il via l’iniziativa “Colombatto Solidale”. Un progetto che coniuga insieme solidarietà, volontariato e percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento degli studenti e delle studentesse della scuola alberghiera “Colombatto”.

Si tratta della partecipazione volontaria da parte degli studenti e delle studentesse della scuola che intendono regalare nei fine settimana di gennaio (sabato 15 - 22 e 29 gennaio 2022 ) un po’ di gioia e un pasto caldo ai meno fortunati.

L’iniziativa si concretizza grazie alla donazione di diversi sponsor che permettono al Colombatto di preparare tanti pasti per i senza fissa dimora. Sarà poi la Protezione Civile, grazie al patrocinio del Comune di Torino, ad occuparsi della distribuzione dei pasti ai dormitori pubblici dove sono necessari.


Annamaria Bove

In evidenza

A bordo del TRAM STORICO di Torino

Riprendono le uscite didattiche e, il 9 Novembre, la classe 3A e 5A dell'indirizzo di accoglienza, insieme alle professoresse Gallardo e...