IPSSEOA - "G. Colombatto" - Torino
Blog Ufficiale di eventi e iniziative dell'IPSSEOA "G. Colombatto" di Torino
A bordo del TRAM STORICO di Torino
L’Istituto Professionale Statale “G. Colombatto” di Torino supporta Expocasa nel servizio di accoglienza ai visitatori della Vip Lounge.
Interviste - Scambi transfrontalieri
Il Progetto Trans’Alp affascina tanto i ragazzi che non solo hanno voglia di conoscere realtà diverse ma soprattutto di vivere esperienze nuove. Per saperne di più sul progetto e quali saranno i prossimi sviluppi, abbiamo intervistato Alessandra Capitano e Tiziana Lain dell’USR Piemonte Ufficio I.
Ad entrambe abbiamo rivolto alcune domande.
Il progetto Trans’Alp: come nasce e come si è sviluppato nel tempo?
Il Progetto Trans’Alp, iniziato nell’a.s. 2015/2016, è un programma di mobilità individuale, che realizza uno scambio transfrontaliero tra studenti della scuola secondaria, con obiettivi linguistico-culturali, attraverso un’esperienza di integrazione scolastica in Italia/Francia di media durata, interamente a carico delle famiglie degli/delle allievi/e interessati/e.
Le attività degli/delle allievi/e coinvolti/e sono prevalentemente scolastiche e didattiche: lezioni, compiti oltre ad attività ad hoc eventualmente proposte dalla scuola accogliente.
La mobilità individuale reciproca di media durata è di natura volontaria. Essa si svolge normalmente nei periodi compresi tra il mese di settembre e il mese di ottobre (studenti italiani in Francia) e tra il mese di ottobre e il mese di novembre (studenti francesi in Italia). I periodi e la durata vengono concordati annualmente dall’USR Piemonte e le Académie firmatarie dell’Accordo di Rete. Essa si svolge presso le località dove risiedono o dimorano gli/le studenti/esse coinvolti/e nel progetto.
Questo sistema si è evoluto in misura esponenziale negli ultimi quattro anni e nel 2021, nonostante l’emergenza sanitaria, non ha subito un arresto significativo. L'USR Piemonte, in collaborazione con le Académie francesi e l'Institut Français, ha organizzato due videoconferenze (45 minuti ciascuna), durante le quali gli studenti/le studentesse, suddivisi in “aule virtuali”, hanno potuto scambiarsi idee e opinioni alla presenza di due docenti moderatori/moderatrici. La discussione, alla quale oltre 100 allievi/e hanno partecipato con entusiasmo, è stata organizzata attorno ai tre temi seguenti: Qual è / è stata l'organizzazione della tua scuola durante la crisi Covid-19? - La mia scuola e lo sviluppo sostenibile. - Usi e Costumi Locali – Cucina locale.
Quali i numeri di questi scambi? Come avete organizzato la mobilità nell’anno scolastico 2021/22 e cosa accadrà durante la prossima edizione?
Per questo anno scolastico 2021-2022 gli studenti / le studentesse che desideravano recarsi nel Paese partner sono sempre più numerosi/e e motivati/e a vivere questa esperienza arricchente e abbiamo avuto circa 800 adesioni. Inoltre, abbiamo anche la partecipazione della Regione Autonoma Valle d'Aosta con 30 studenti/esse. Sono in corso le prime mobilità in Italia che, nonostante le difficoltà legate alla situazione epidemiologica, vedono comunque la partecipazione effettiva di quasi 600 studenti/studentesse. La mobilità in Francia avrà luogo nel mese di marzo 2022. Si è inoltre valorizzata l’autonomia delle scuole: grazie alla flessibilità organizzativa le Istituzioni Scolastiche italiane e francesi hanno la possibilità di rimodulare i periodi a seconda delle esigenze particolari. A breve verrà pubblicato il bando per l’edizione 2022 con tutte le informazioni per i nuovi scambi transfrontalieri.
Ringraziamo, Alessandra Capitano e Tiziana Lain per la loro disponibilità a partecipare alla nostra intervista e speriamo presto di averle ospiti nel nostro istituto.
Annamaria Bove
Allacciate i grembiuli!
Solidarietà, lotta allo spreco alimentare, occhi sorridenti, mani pulite e operose: questa la ricetta del piatto che abbiamo realizzato sabato mattina nelle cucine del nostro Istituto, durante il primo incontro del progetto “Colombatto solidale”. Nonostante la giornata di riposo insieme ad un nutrito gruppo di allievi delle classi quarte e quinte ci siamo messi all’opera per preparare più di 250 pasti, che sono stati poi distribuiti dalla Protezione Civile alle famiglie bisognose delle Comunità di Sant’Egidio e di Santa Rita.
Primo, secondo, contorno, frutta e dolce, ma soprattutto tanta passione. Non un’iniziativa di semplici preparazioni culinarie, ma un’opportunità di crescita professionale e in modo particolare UMANA. Un esercizio di educazione civica magistralmente portato avanti dai nostri professori di cucina…e non solo! Sono stati invitati a partecipare tutti i docenti e noi non potevamo lasciati sfuggire l’occasione di coadiuvare i ragazzi nel loro mondo professionale per dimostrare che tutto il corpo insegnante è unito verso un unico obiettivo: la formazione di professionisti esperti nel settore che non dimenticano di aggiungere solidarietà e amore in tutto ciò che fanno.
Da sempre il nostro Istituto si distingue per iniziative di sostegno verso il prossimo. Ancora una volta l’esito di questo primo appuntamento del progetto è stato un successo: gli allievi, nonostante le mascherine e le visiere, sorridevano con gli occhi ed erano contenti di vivere una giornata di lavoro solidale. “È stata dura svegliarsi alle sette anche di sabato, ma quando sei in cucina e sai che stai lavorando per chi ha più bisogno, non senti neanche la stanchezza e sei felice!”. Così ha esordito Cristina, un’allieva di quarta, nel bel mezzo del servizio, spiazzandoci piacevolmente. Anche noi, dopo aver allacciato il grembiule per la prima volta, non intendiamo smettere! Sporcarsi le mani è divertente e fa bene al cuore, insieme agli allievi poi è sempre un’esplosione di gioia. È stata una giornata comunitaria che ci ha lasciato un ricordo bellissimo e la voglia di riprovarci ancora. In questo periodo difficile è importante accompagnare i ragazzi per ricordare che è giusto mantenere le distanze di sicurezza ma non bisogna dimenticarsi di stringersi con le azioni positive.
Irene Lucia Galiano
Vi raccontiamo la nostra scuola
Entri all’Istituto Colombatto e respiri aria di casa, soprattutto quando apre il bar della scuola che, nel rispetto dei regolamenti Covid, è ritornato operativo. Il rumore della macchina del caffè e il conseguente profumo comincia a diffondersi nell’atrio, così come la dolce fragranza dei cornetti appena sfornati.
La scuola si mette in movimento subito, dalle 8.00 del mattino. Gli studenti e le studentesse entrano e ognuno si dirige in classe o nei laboratori a seconda del proprio orario. Alla recepition incontro Alice e Giada, due studentesse della 4 B Accoglienza, sono già in divisa, pronte a ricoprire il ruolo che stanno imparando a scuola. Chiedo subito a Giada che mi accoglie con un gran sorriso, in che cosa consiste l’accoglienza, cosa studiano a scuola e come si preparano per diventare un giorno delle professioniste del settore. Come se stesse rispondendo ad un cliente che chiede informazioni, Giada mi parla subito con garbo e mi dice “l’accoglienza turistica è un settore ben più ampio di quello che può sembrare, non si tratta infatti solo di stare dietro al bancone di un Hotel. L’accoglienza è il biglietto da visita dell’azienda, è il momento che dà origine all’imprinting, ovvero l’immagine che riusciamo a creare nella mente dell’ospite quando pensa alla nostra struttura, per questo è una fase molto importante che deve essere curata nei minimi dettagli. L’addetto all’accoglienza deve essere una persona molto dinamica, con grande spirito di adattamento, che sappia parlare correttamente e sappia cambiare il proprio registro in base alla persona che si trova davanti, deve essere preciso, gentile, educato e disponibile, deve saper soddisfare il cliente e avere sempre un piano di riserva ma soprattutto deve saper ascoltare”.
Alice, si avvicina alla compagna per soffermarsi su un concetto chiave dell’accoglienza e parla di “GUEST EXPERIENCE” aggiungendo che “si tratta proprio della cura del cliente nei minimi dettagli al fine di regalargli un ricordo indelebile dell’esperienza nella struttura che lo ha ospitato”. Mi parlano di lingue straniere e chiedo loro cosa studiano e come lo studiano. Alice risponde: “Io studio il Delf”, un corso di specializzazione linguistica francese, inoltre sono impegnata con il progetto del “TransAlp”, ovvero uno scambio culturale con uno studente francese: lui verrà a vivere a casa mia e verrà a scuola con me per tre settimane ed io farò la stessa cosa quando andrò da lui. A scuola studiamo anche una terza lingua a scelta tra spagnolo e tedesco”. Lascio Alice e Giada continuare la loro attività/studio e mi dirigo verso la zona sala e bar per osservare i ragazzi. Tutti in divisa, che spettacolo, tutti intenti ad ascoltare il docente che spiega alcune tecniche della mise en place la “messa sul posto” (la preparazione di tutto il materiale necessario per un corretto servizio) nella zona sala e un’altra classe nell’area dedicata all’esercitazione bar si divide tra la preparazione di un caffè o di un cappuccino e quella di un cocktail. Qui, incontro Giulia, studentessa della 4 C Sala, alla quale chiedo se le piace la sua scuola e se è felice della sua scelta. Giulia mi risponde subito: “prof., senza ombra di dubbio, questa scuola è la mia scuola. É una scuola che offre tante opportunità sin dai primi anni: esperienze in azienda, all'estero e all'interno della scuola giungiamo al termine del percorso scolastico con un bagaglio personale di grande qualità”.
Federico mi ha lasciato senza parole. Mi è sembrato convinto, fiero della sua scelta e di quello che sta svolgendo a scuola e certamente tutto ciò è grazie al suo impegno e a quello dei docenti e di tutta l’organizzazione della scuola.
Ora, però, in pasticceria devo entrare. Non posso lasciare i laboratori senza andare a curiosare tra teglie, sac à poche, planetarie, cannella e creme varie. Quindi, apro le porte della pasticceria e si apre un mondo, come quando vedi l’oceano, davanti a me una distesa di ingredienti su un lucido piano di acciaio e studenti ai due lati che ascoltano la lezione del loro prof. Chiedo se posso disturbare e intervistare qualcuno. Subito si avvicina Lucia, studentessa di 5 N Pasticceria. Lucia anche lei in divisa e con un bel toque blanche, il cappello da cuoco, si rende disponibile a rispondere a qualche mia domanda e le chiedo se la sua passione è stata ben accolta dalla famiglia. Lucia mi guarda come per dire, “non è stata cosa facile” ed aggiunge: “Per me la pasticceria è stata una passione sin da quando ero piccola ma, come molti ragazzi concorderanno con me, è difficile convincere i propri genitori che conosci le tue passioni e quale sarà il lavoro della tua vita e spesso, come è successo a me, non vieni presa sul serio. Inizialmente mi sono iscritta al liceo scientifico, però non era la mia strada e ho perduto un anno. Dopo questo periodo difficile, arrivare qui al Colombatto è stata la scelta migliore. Questa scuola è stata la mia grande rivincita perché mi ha dato gli strumenti necessari per affermare la mia passione che è diventata, con il tempo, anche una mia grande abilità. Grazie a questa scuola ho partecipato a molti progetti, ho fatto due stage in due pasticcerie differenti a Torino, ho avuto la possibilità di viaggiare e lavorare per un mese a Budapest, la scorsa estate ho lavorato per l’intera stagione estiva in Sardegna, in un resort stellato e quest’anno partecipo con piacere al progetto Trans Alps, un progetto di scambi culturali con studenti francesi”.
Dopo questa bella chiacchierata con Lucia, la lascio libera di continuare a vivere la sua passione e me ne ritorno verso la hall pensando a come mettere giù quest’articolo per condividere con tutti voi, cari lettori, la gioia che ho provato nell’ascoltare queste storie e nell’imparare a conoscere la mia nuova scuola.
Annamaria Bove
Ringraziamenti speciali a
Alice Gorzegno 4 B Accoglienza
Giada Ierardi 4 B Accoglienza
Giulia Busé 4 C Sala
Federico Niccolò Bortolotti 4 E Cucina
Lucia Ravera 5 N Pasticceria
Orientare per orientarsi
Continua il progetto orientamento all'Istituto "G. Colombatto". Dopo i primi due incontri in presenza e a distanza finiti subito "sold out", sabato 15 gennaio 2022, dalle 8.00 alle 12.00, un nuovo appuntamento per conoscere la scuola.
Durante l'incontro, come di consueto, il momento introduttivo con i referenti della commissione orientamento e la dirigente, dott.ssa Silvia Viscomi, oltre che le testimonianze di giovani studenti e studentesse della scuola che raccontano la loro esperienza sul campo, nelle aule, nei laboratori e nelle diverse specializzazioni della scuola.
Ricordiamo che l'Istituto Professionale Statale per i Servizi per l'Enogastronomia e l'Ospitalità Alberghiera "G. Colombatto" di Torino ha ben 4 indirizzi di specializzazione:
- Enogastronomia
- Enogastronomia - opzione prodotti dolciari (pasticceria)
- Servizi di Sala e Vendita (Sala e Bar)
- Accoglienza Turistica
Primo appuntamento "Colombatto solidale"
Al via il progetto Trans’Alp 2021/22
Anche quest’anno gli studenti e le studentesse dell’Istituto “Colombatto” di Torino partecipano al progetto “Trans’Alp”. Si tratta di uno scambio studentesco transfrontaliero, con obiettivi linguistici-culturali ben definiti, attraverso un’esperienza di integrazione scolastica in Italia e Francia della durata di 4 settimane. Presupposto essenziale di questa mobilità studentesca è la reciproca accoglienza, sia a scuola che in famiglia, degli studenti partecipanti.
Il progetto Trans’Alp nasce dagli accordi e dalle Convention nell’ambito di Alcotra 2012. Accordi tra USR Piemonte, la Sovrintendenza scolastica della Regione Valle d’Aosta e le Académie francesi come la Région académique di Aix-Marseille e Nice, DSDEN di Amiens e l’Académie di Grenoble.
L’emergenza sanitaria ha reso necessario un adeguamento del progetto, che, per l’anno scolastico in corso, ha dato luogo ad uno slittamento da ottobre, novembre e dicembre a gennaio, febbraio, marzo.
Da pochi giorni è partita l’esperienza 2021/22 e alcuni studenti e studentesse del Colombatto sono in Francia e studenti francesi frequentano le lezioni nelle aule e nei laboratori dell’istituto professionale alberghiero di Torino. Tutti consapevoli della necessità di rispettare norme e regole anti-Covid previste in entrambi i Paesi.
L’esperienza permette agli studenti e alle studentesse di raggiungere obiettivi linguistico-culturali che hanno lo scopo di valorizzare, rafforzare e diffondere la lingua e la cultura italiana e francese.
Annamaria Bove
Regalare sorrisi oltre che un pasto per Natale
Questo è il Colombatto!
Annamaria Bove
#NATALEPERTUTTI
L’Istituto “Colombatto” scende in campo per la Solidarietà. Gli studenti e le studentesse dell’istituto alberghiero in vista del Natale, in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio, si preparano a regalare un momento di gioia ai più bisognosi (visita la pagina dedicata sul sito della Comunità di Sant'Egidio clicca qui).
Tantissime le materie prime da lavorare donate dai privati che sostengono la comunità di
Sant’Egidio con donazioni volontarie e tantissimi gli studenti e le studentesse che hanno aderito all’iniziativa mettendosi a disposizione nei giorni 22, 23 e 24 dicembre per preparare pasti e le confezioni da donare ai meno fortunati.
Un modo diverso, un modo sincero e soprattutto solidale fatto con il cuore dai nostri ragazzi del “Colombatto”, perché a Natale “siamo tutti un po’ più Buoni”.
Annamaria Bove
Colombatto solidale
In evidenza
A bordo del TRAM STORICO di Torino
Riprendono le uscite didattiche e, il 9 Novembre, la classe 3A e 5A dell'indirizzo di accoglienza, insieme alle professoresse Gallardo e...